Isa in Confidenza - Pagina 55 di 59 - Community del benessere tramite il metodo Wellting
Trattamenti e Macchinari

Epilazione: può essere davvero definitiva?

10/15/2017

 

Ciao ragazze, eccomi qua per parlarvi di epilazione “definitiva”. Mi chiedete tutte e spesso di fare un po’ di chiarezza su questo mondo quindi la differenza tra la luce pulsata e il laser al diodo, se è dolorosa o no e se è davvero definitiva o no, quindi adesso cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Intanto partiamo da un concetto: di definitivo non c’è niente, semmai si parla di permanente, perché ogni essere umano ha un numero di follicoli piliferi uguale ma solo una parte di questi follicoli produce il pelo, l’altra parte si chiamano papille dormienti e quindi sono inattivi, essenzialmente, ma possono attivarsi in seguito ad assunzione di farmaci, problemi endocrini, a livello ormonale, quindi gravidanze, menopausa, questo è il concetto che deve passarvi. Voi avete dei bulbi con dei peli e ne avete altri che sono lì, in standby e che stanno dormendo.

Questi peli possono riattivarsi e voi non sapete quando e perché o non sapete se, nella vostra vita, avrete bisogno di fare un tipo di cura a livello endocrino, cortisonico o ormonale e questo è un po’ il punto di domanda che dovremmo considerare quando ci affacciamo a un percorso di epilazione permanente.

Ragazze, piccola lezioncina di anatomia, così ci capiamo bene, io vi ho preparato già un disegnino per farvi capire che ci sono tre fasi di crescita nel pelo: la prima fase, quella che interessa di più nella seduta di epilazione perché c’è il bulbo, è appunto quella di crescita, la fase anagen si chiama, dove il pelo è attaccato saldamente al bulbo pilifero, il quale poi viene alimentato dai vasi sanguigni sottostante; nella seconda fase, fase catagen, il pelo si stacca dal bulbo e si alza verso il derma e nella terza fase c’è un’interruzione completa del lavoro sul bulbo, dell’azione del bulbo pilifero e completamente s’interrompe questo lavoro.

Questi tipo di percorso che vi ho fatto vedere, queste tre fasi, durano dai 16 ai 18 mesi e abbiamo capito che per fare un buon lavoro dobbiamo agire quando c’è il pelo attaccato al bulbo, quindi nella prima fase che vi ho fatto vedere.

Cosa si utilizza normalmente per fare un trattamento di epilazione permanente? Sapete che va molto di moda il laser diodo 808 che ha sostituito le vecchie PL, luce pulsata, nel senso che vanno entrambe, secondo il mio punto di vista, molto bene ma la differenza che c’è tra il diodo e la luce pulsata essenzialmente è la comodità della tempistica, perché il diodo ha dimezzato le tempistiche di trattamento rispetto alla luce pulsata; e poi il fascio di luce che viene utilizzata, il laser al diodo utilizza un fascio di luce monocromatico molto preciso, la luce pulsata ce l’ha più ampio.

Io le ho provate entrambe, sia ovviamente come cliente che quando avevo il mio centro estetico e sono entrambe ottime, magari posso dare un consiglio alla cliente, all’estetista o entrambe perché i tempi ridotti facilitano e fanno comodo a molte, perché fare una gamba con il laser al diodo, per esempio, se prima ci si impiegava un’ora, adesso in quindici – venti minuti si fa e quindi è proprio dimezzato e questo è positivo.

Io consiglio, ovviamente, a tutte voi di provare e fare l’epilazione permanente perché togliere in maniera duratura e permanente i peli per una donna è, secondo me, un sollievo impagabile, che non ha eguali, quindi assolutamente favorevole all’epilazione permanente.

Piccole precisazioni ve le devo fare però: qualche controindicazione ce l’ha, possono essere di non assumere farmaci che possono essere fotosensibilizzanti, anche banalmente l’antibiotico, per esempio, dovete avvertire l’estetista quando lo prendete perché può macchiare; il sole, l’esposizione solare, l’abbronzatura sapete che il fototipo non deve essere modificato e se voi vi abbronzate cambiate parametro dell’apparecchiatura e quindi dovete tornare alla carnagione iniziale, quindi dovete aspettare tra una sedute e l’altra. Di base deve esserci una persona qualificata che ve lo fa perché è un’apparecchiatura semplice ma allo stesso tempo nelle mani sbagliate può creare bruciature e danni, per cui va utilizzata da una persona qualificata. Per il resto è indolore, c’è un po’ il fastidio che definiscono un’elasticata come sensazione, sopportabilissima.

Queste sono le cose importanti che mi sono sentita di dirvi, farete poi voi le vostre valutazioni, provate, magari in zone piccole come labiale, l’inguine, l’ascella, vedete come vi trovate e poi fatemi sapere.

Trattamenti e Macchinari

HIFU

10/11/2017

 

Ciao ragazze, buongiorno a tutte. Oggi finalmente torniamo a parlare di apparecchiature estetiche che,  per chi mi conosce sa benissimo che la mia passione numero uno. Oggi parliamo di HIFU, una tecnologia che va un sacco di moda, soprattutto in medicina estetica, pensate che è già stata provata e testata da più di mezzo milione di persone quindi assolutamente il caso di parlarne, anche qui voglio darti il mio punto di vista e soprattutto quali sono le caratteristiche che contraddistinguono questa apparecchiatura fantastica. L’HIFU è stata presentata in Europa nel 2008 ma è stata presentata negli studi oncologia di Milano, perché inizialmente questo tipo di apparecchiatura veniva utilizzato solamente per curare alcuni tipi di tumori.

Si tratta di ultrasuoni focalizzati, quindi focalizzati in un punto ben preciso che, in quel punto della cute dove si tratta, sprigionano calore. Questo effetto si chiama termoablazione ma qual è la cosa più particolare in assoluto di questa apparecchiatura? E’ che è la prima apparecchiatura in assoluto che lavora lo SMAS che è la parte più superficiale del muscolo e lo lavora battendo con l’onda acustica sul muscolo e creando involontariamente una contrazione del muscolo che dà un effetto lifting. Ecco perché si dice che sostituisce il lifting chirurgico perché il chirurgo estetico quando effettua, appunto, un lifting si basa proprio sulla parte muscolare, per rifare l’ovale del viso o per andare a ridefinire attraverso un lifting.

Questa, per me, è la caratteristica più importante di questa apparecchiatura, che lavora su quattro profondità diverse quindi su quattro anche elementi diversi: a 1,5 mm andiamo a lavorare l’epidermide, quindi tutto quello che ha che fare con i pori dilatati, la pelle ispessita, la parte cheratolitica; a 3 mm andiamo invece a lavorare nel derma, quindi stimolando i fibroblasti, stimolando il collagene, l’elastina; a 4,5 mm andiamo a lavorare il muscolo,  lo SMAS, e quindi a creare questa contrazione muscolare che ci dà l’effetto lifting e a 13 mm andiamo a lavorare l’ipoderma, quindi andiamo proprio sull’adipocita, sull’adipe.

Le sedute di questa apparecchiatura vanno fatte una ogni tre mesi circa, più o meno, come tipo di frequenza. Non è un trattamento invasivo come invece lo è un lifting, chiaramente, quindi ha più vantaggi: pensate che ieri è venuto qui da me un rappresentante perché questa apparecchiatura esiste anche in campo estetico, quindi non solo in campo medicale, chiaramente con potenze diverse, mi raccontava che molte estetiste non l’hanno capita come tipo di tecnologia proprio perché non vedevano un risultato immediato sulle proprie clienti. Questa è una di quelle apparecchiature che va capita e va interpretata, il risultato si vede dopo un mese dalla prima applicazione.

Però io invece vi dico di informarvi dal medico, dall’estetista, da chi ce l’ha,  provatela e cercate di interpretare questa apparecchiatura come un’apparecchiatura veramente forte, veramente incisiva, che vi darà un risultato non a effetto “wow” come dico io, cioè bello subito e dopo due giorni svanisce l’effetto, ma in realtà proprio il contrario. Spero ragazze di esservi stata utile, vi abbraccio, vi mando un bacione e alla prossima.

Inestetismi

Le braccia

10/07/2017

Ciao ragazze, buongiorno a tutte, oggi parliamo della zona delle braccia, vediamo quali sono gli inestetismi più comuni, perché dà così tanto fastidio e perché il 70% le donne che, almeno io, vedo in consulenza mi chiedono espressamente, pregandomi, di appunto aiutarle per risolvere determinati inestetismi e come fare anche risolverli.

Personalmente le inserisco sempre all’interno dei protocolli che faccio per quel che riguarda il corpo, quindi le braccia per me sono sempre all’interno e hanno un’importanza rilevante per due motivi: o per atonia, quindi il tessuto che cede, o per adiposità localizzata proprio nella zona delle braccia. Sono due inestetismi differenti però vi garantisco che danno veramente fastidio,  ci sono donne che vengono in consulenza proprio solo per le braccia, che non riesco più a mettere una canotta estate o che addirittura non riesco più a fare movimenti, come possono essere quelli saluto, perché questo comporterebbe poi il ciondolino classico che dà un fastidio pazzesco.

L‘atonia e l’adiposità localizzata solo due inestetismi opposti ma che possono vedere le braccia protagonista in entrambi i casi e per quel che riguarda l’elasticità, il cedimento lo svuotamento di un braccio in una donna può essere causato da cosa: una perdita di peso improvvisa, il tessuto cede in qualche modo e maniera veloce, oppure da l’avvicinarsi della menopausa dove abbiamo, lo sapete,  una produzione collagenica sempre sempre minore, abbiamo proprio la trama della pelle che tende ad assottigliare e magari non lavoriamo a livello neanche di muscolatura.

Per questo inestetismo in estetica abbiamo, ahimè, non tantissimo per quel che riguarda la tonicità, al di là di della radiofrequenza, ma anche la radiofrequenza da sola può non essere sufficiente in casi veramente importanti di scollamento, di atonia, quindi andrebbe aiutata, oppure le veicolazioni transdermiche che possono esserci d’aiuto però sempre ragazze se stiamo parlando di un’atonia lieve perché se parliamo di un’atonia troppo importante vi dico subito che non sarà, purtroppo, sufficiente.

Per quanto riguarda invece l’altro l’estetismo, l’adiposità localizzata, quello può essere provocato da un aumento di peso invece o comunque da un accumulo di adipe localizzato in quel punto, nella parte esterna del braccio, in questo caso abbiamo molto disposizione, invece, in estetica. Abbiamo tutto quello che riguarda le onde  e l’osmosi inversa, l’ ultrasuono cavitazionale, l’onda d’urto in alcuni casi, se la zona è particolarmente dura e fredda e quindi riusciamo a svuotare la cellula adiposa e l’unica cosa che dobbiamo accertarci che la nostra estetista esegua sarà un drenaggio alla fine di questo passaggio, di questo tipo di onda in particolar modo, ma li abbiamo una spinta maggiore.

Per me questo è un tema davvero importante perché ritengo che poche estetiste lavorino le braccia alle proprie clienti o comunque coinvolgano le braccia lentamente protocolli, quindi richiedete di essere trattata anche alle braccia delle vostre estetiste soprattutto dai 30 anni in avanti.

Trattamenti e Macchinari

Tecarterapia: si usa in estetica?

09/19/2017

Ciao ragazze, oggi voglio parlarvi di una richiesta che mi ha fatto una di voi. La persona che mi ha fatto questa richiesta mi ha detto: “io mi sono sottoposta a delle sedute di tecarterapia e mi hanno detto che funziona anche contro gli inestetismi estetici, è vero o non è vero?”

Intanto capiamo che cos’è, si può definire una radiofrequenza perché viaggia con onde radio, la differenza sostanziale tra tecarterapia e la radiofrequenza ad uso estetico sono i parametri, parametri molto diversi: parliamo di 300 watt, per esempio, con la tecarterapia contro i 25-50 di una di una radiofrequenza estetica che si differenza tra monopolare o bipolare quindi va molto più in profondità ed è di esclusiva competenza medica. Tutti i fisioterapisti la consigliano perché si utilizza in genere per problematiche articolari, muscolari, di tendini, articolazioni, va ad agire attraverso questo calore con un’azione antinfiammatoria, analgesica, ecco perché viene utilizzata principalmente e moltissimo dagli sportivi; per le riabilitazioni dopo un incidente, dopo un trauma, per dolori, infiammazioni come abbiamo già detto. Ecco perché la tecarterapia funziona in medicina e non in estetica perché per arrivare un muscolo, a una cartilagine, a un osso, ho bisogno di una potenza  una profondità d’azione molto più elevata rispetto all’estetica avanzata dove devo andare a stimolare i fibroblasti che sono più superficiali rispetto a un muscolo o un osso.

Qui la potenza che mi servirà in estetica sarà molto inferiore, addirittura si rischia di fare l’effetto contrario con tecarterapia quindi di bruciare di denaturalizzare il collagene.

Allora ragazze, abbiamo capito che la tecarterapia non è nient’altro che una radiofrequenza, solo con una potenza 5 volte tanto più elevata rispetto una radiofrequenza estetica, vi ricordo 300 W tecarterapia, 50 o 25 watt monopolare o bipolare e fate attenzione: l’estetista non la può utilizzare.

Questo e molto altro se volete e vi ho incuriosita, se volete saperne di più e quindi entrare un pochino di più in quelle che sono le tecnologie estetiche, io faccio un corso che riguarda proprio la correlazione tra inestetismi e tecnologie estetiche, informatevi, chiedete informazioni, se riesco vi chiamo io altrimenti qualcuno del mio staff. Un bacio e un grazie.