Isa in Confidenza - Pagina 40 di 59 - Community del benessere tramite il metodo Wellting
Consigli di Isa

Fiducia nell’estetica

01/17/2018

Ciao a tutte ragazze, oggi vi presento la mia nuova amica, lei è Ginger, saluta le nuove amiche di Isa in Confidenza, e quindi sarà la mia nuova compagna e ogni tanto ve la farò vedere. Tornando a noi, lei è qua e rimane qua; volevo parlarvi di una cosa importante, quando non ci fidiamo più, quando abbiamo avuto un problema sulla fiducia, quando abbiamo atteso dei risultati estetici che sono stati, appunto, disattesi, quando ovviamente ci capita di non volerne più sapere, di non fidarsi più, un po’ come succede con gli uomini se ci pensate, quando uno ci tradisce il prossimo, purtroppo, paga le conseguenze degli sbagli di quello prima. Oggi volevo, insieme a voi, trovare un modo semplice che possa aiutarvi a ritrovare la fiducia nei centri estetici o nel prossimo centro che frequenterete.

La prima cosa che mi viene da dirvi è legata al fatto che non vi chiedo di fidarvi perché la fiducia va guadagnata con i fatti, con i risultati, però perlomeno dare il beneficio del dubbio a una persona che vi sta parlando davanti. Già questo è un primo passo. Quando è che non ci fidiamo più di un centro estetico, facciamo degli esempi: può essere una promessa che ci è stata fatta all’inizio, con questo programma estetico perderai tot centimetri o tot taglie; non so, un trattamento viso andato male, un arrossamento, un’irritazione che vi ha fatto arrabbiare, non ve l’aspettavate perché a volte la pelle può avere delle reazioni.

“sono rimasta rossa per due giorni” oppure “ho fatto il trattamento viso e non ho potuto truccarmi o sono rimasta macchiata…”

Una serie di cose, diciamo che le più gravi sono legate alle promesse che vi sono state fatte e che sono state disilluse. Io vorrei parlare proprio di questo, di come fare per riprovarci un’altra volta, perché ovviamente l’estetica è troppo importante per rinunciarvi.

Il primo modo secondo me utile per voi, è quello di ascoltare attentamente e capire davvero razionalmente quando un’estetista ci parla. L’estetista ci parla e ci spiega qual è il suo protocollo, cosa ha pensato che vada bene per il nostro corpo. Allora, proviamo ad analizzare che domande ci ha fatto, cosa le è interessato capire di noi, per quali motivi, facciamo domande, non annuiamo soltanto facendo finta di avere capito quando poi in realtà andiamo a casa con i dubbi, non chiediamo solamente quanto costa perché si tende solamente a chiedere il prezzo ma provate a chiedere “cosa mi fai?” “perché me lo fai?” “l’alternativa quale sarebbe?” “incide in che modo?” “quanto tempo, e perché incide?”, fate delle domande. Una persone, per esempio quando capita a me, che annuisce soltanto a me preoccupa perché so che rimane con i dubbi e quindi tendo a fermarmi in quel caso.

Non fatevi riguardo a dire, se pensate che quell’estetista vi stia dicendo una cosa non vera o comunque sulla quale voi non siete d’accordo, dite no. Ditelo! E’ sempre meglio avere uno scambio di opinioni accese che vi permetta di togliervi ogni dubbio e quindi di tornare a fidarvi di qualcuno piuttosto che andare a casa con i dubbi, quindi non la pensate così o pensate che questa cosa non funzioni su di voi e avete un motivo valido per cui pensate questa cosa, ditelo. Quell’estetista, se è intelligente, cercherà in tutti i modi, invece, di farvi capire perché lei ritiene che sia corretto lavorare il vostro corpo in questo modo.

A volte la fiducia si perde perché si hanno delle aspettative personali che non sono in linea con quelle tecniche del trattamento. Ad esempio ci sono delle clienti che mi possono dire “io mi aspettavo di più” ma su quali basi tu ti aspettavi di più?

Quando hai comprato quel trattamento hai chiesto che risultati avresti avuto o era semplicemente un’aspettativa che ti eri fatta da sola, senza avere alcun tipo di riferimento, di sicurezza perché in quel caso è svilente, è deludente e si perde la fiducia. Quindi cerchiamo di avere delle aspettative concrete e realistiche, magari al di sotto. Io dico sempre prendiamo un certo margine di sicurezza, magari psicologico, questo dovrebbe farlo più l’estetista che voi, però fatelo anche voi, vi permetterà di non rimanere deluse. La fiducia viene dalla trasparenza ragazze, dal fatto che io ho fatto tante domande, ho chiesto tutto e quell’estetista è stata in grado di rispondermi su tutto, l’ho anche colpita in qualche caso e lei è stata comunque in grado di rispondere alle mie obiezioni in modo corretto e trasparente. Solo dalla trasparenza viene la fiducia, da niente altro. Quindi io non vi sto chiedendo di chiudere gli occhi, le orecchie e di fidarvi a prescindere di tutti, io sto dicendo l’opposto: aprite bene le orecchie, gli occhi e la bocca nel senso che dovete parlare e chiedere, è l’unico modo che avrete per rifidarvi di nuovo di qualche centro estetico.

Mi auguro che ricapiti quanto prima, io vi saluto e vi ringrazio. Un bacio.

Consigli di Isa

Calze a compressione graduata

01/17/2018

Ciao ragazze, oggi vi parlo di un argomento che immagino già che qualcuna di voi odierà da un lato perché un po’ vi conosco ormai, parliamo di una cosa che spaventa: le calze a compressione graduata. So che molte di voi hanno una concezione un pochino sbagliata di queste calze perché mi dite che sono brutte, sono da vecchia, sono color carne, non è vero, poi parleremo degli aspetti benefici ma andiamo a vedere perché non è vero che sono brutte.

Ce ne sono di varie tipologie di qualità, perché essenzialmente la calza perché sia bella dev’essere di qualità, deve costare un pochino di più però vi garantisco che ce ne sono alcune, ovviamente prese nere, magari velate che aiutano davvero anche il fatto di asciugare una gamba a livello visivo, ci sono le mie amiche che le portano sempre, non solo per un fattore di salute e di prevenzione che poi adesso andremo a vedere ma proprio per estetica, perché la gamba è più bella, col tacco, la calza a compressione graduata, magari 100 denari, 80 denari, rende di più. Quindi attenzione a pensare che sono brutte perché non è sempre così.

Le calze a compressione graduata non servono solo alle persone che hanno le vene varicose ma servono anche alle persone che magari sono predisposte o che comunque hanno un’insufficienza venosa limitata, non importantissima, ma serve come prevenzione ragazze. Quindi ci sono dei fattori a rischio e ci sono delle persone più predisposte, vediamoli un pochino e capiamoli. Uno dei primi fattori è l’ereditarietà, ci sono delle persone che hanno una genetica, hanno un’ereditarietà, una familiarità all’insufficienza venosa, queste persone dovrebbero stare più attente rispetto ad altre; poi c’è la questione legata alla postura, cioè io faccio un lavoro dove sto molto soprattutto in piedi, ferma, per parecchio tempo, ho un problema in questo senso perché la postura rende difficoltoso proprio il ritorno vascolare. Un altro fattore di rischio è legato al sovrappeso e, perché no, anche alla gravidanza ovviamente, tutto quello che ha a che fare con l’aumento di peso influisce negativamente sulla microcircolazione e sulle sofferenze circolatorie, sui rallentamenti e questo incide moltissimo.

Altri due fattori: pillola anticoncezionale ed esposizione al sole, queste sono altre due condizioni che ci mettono nelle condizioni di avere questo rischio, quindi l’insufficienza venosa e qui entrano in campo le calze a compressione graduata perché ci aiutano in che senso, perché restringendo dall’esterno ci aiutano e impediscono alla vena di dilatarsi e quindi di perdere la sua efficienza.

C’è un mondo dietro le calze a compressione graduata, si dividono tra quelle terapeutiche e quelle riposanti e ci sono dei parametri da tener presente, ora io cerco di darveli in modo da aiutarvi.

La forza di compressione della calza viene espressa in millimetri di mercurio, quindi mmHg, questo è il simbolo che trovate, invece i denari simboleggiano proprio il filato della calza, quindi lo spessore. Si dividono, dicevamo prima, in riposanti e terapeutiche, allora le riposanti partono come indicazione da un minimo di 6 mmHh a un massimo di 20 e sono indicate per le persone che hanno un problema minore, che hanno una predisposizione e vogliono fare prevenzione più che altro; mentre quelle terapeutiche partono da un minino di 20 mmHg e alcune arrivano fino a 50 e alcune volte lo superano anche. Quel caso sono adatte a persone che hanno veramente vene varicose. Io vi do un consiglio, il famoso comodino che io vi nomino vicino al vostro letto, lì metterete un bellissimo gel alla canfora, fresco, trasparente, quando voi infilerete la calza sul letto, per aiutarvi, il gel servirà e andrà messo e massaggiato sopra il collant, ovviamente dal basso verso l’altro e questo vi aiuterà durante la giornata a darvi sollievo continuo perché la calza, abbinata al gel alla canfora fa una vasocostrizione. Vi darà l’impressione, attraverso la pressione che eserciterà proprio la calza dalla caviglia in su di darvi un sollievo impagabile.

Possono essere belle le calze, sono utilissime e soprattutto, ragazze, parrucchiere, bariste e gente che sta tanto in piedi mi raccomando, ne va dei vostri futuri problemi a livello di capillari e fragilità. Spero di esservi stata utile, un bacio, grazie.

Consigli di Isa

Igiene personale

01/17/2018

 

Ciao ragazze, oggi vi parlerò di un argomento un pochino imbarazzante anche per me, però mi sono armata di coraggio e ho pensato che dovevo farlo, assolutamente, perché è anche una cosa seria ed è molto fastidioso allo stesso tempo. Quindi ho deciso di parlarvi dell’igiene personale, dell’importanza dell’igiene personale, ebbene si. Voi direte, che senso ha questo? Parli sempre di estetica. Ne parlo proprio perché voglio lanciare un messaggio alle donne che tutti i giorni si sottopongono a trattamenti estetici dall’estetista e voglio che sia forte e chiaro questo messaggio: mi confronto tutti i giorni con tante estetiste e una delle cose, se non la cosa, più fastidiosa in assoluto per loro è quella di dover trattare donne che hanno una scarsissima igiene personale. 

Provate a mettervi nei panni di una estetista, è davvero difficile ragazze, io lo sono stata e quindi ne so qualcosa, quindi è una mancanza di rispetto molto alta nei confronti di chi lavora oltre che, ovviamente, una trascuratezza folle nei confronti di se stesse. Sapete che io parlo sempre di trattamenti estetici, dell’ultimo ritrovato ma non c’è cosa assolutamente più importante dell’igiene per una donna. Passi la ruga, passi la macchia, passi la cellulite ma non esiste assolutamente che manchi proprio l’igiene personale. E’ una cosa addirittura insopportabile, inconcepibile, fuori da ogni estetica divina.

Ora, sapete che tutti i centri estetici hanno docce, può capitare che arriviate di corsa dal lavoro accaldata, questo può capitare, si può comprendere, richiedete di fare una doccia, rinfrescatevi e mettetevi nelle condizioni di…come posso dire, di togliervi anche dall’imbarazzo voi perché penso che sia un imbarazzo anche per se stesse, per la persona che sente di avere questo disagio e quindi di non riuscire neanche a godersi il trattamento estetico appieno, oltre a far lavorare male un’estetista, in questo caso.

Mi sono sempre rifiutata di mettere le mani addosso a persone che avessero questo problema e, non me ne vergogno a dirlo, io proprio mi rifiutavo e penso e credo fortemente che tutte le estetiste dovrebbero fare altrettanto. E’ un favore indiretto che un’operatrice, come un’estetista fa verso una cliente, questo le fa capire, magari le serve anche come consiglio e come insegnamento, perché no, perché al giorno d’oggi non è più concepibile, in alcun modo. E’ importante, ragazze, curatevi, l’igiene personale è tutto, poi pensiamo al resto, alla bellezza e al contorno però l’igiene è fondamentale, partiamo da lì.

Inestetismi

I punti neri

01/16/2018

Ciao ragazze, oggi parliamo dei punti neri. Non ne ho mai parlato, sembra un argomento banale e non lo è assolutamente, quindi andiamo a capire perché non è banale e perché tutte noi ne soffriamo, chi più, chi meno, quindi cerco anche di darvi dei consigli su come evitarli.

I punti neri sono delle impurità che dipendono dalla dilatazione dei punti bianchi, che sono dei comedoni aperti. Dove si presentano, si presentano nei punti dove abbiamo più ghiandole sebacee del nostro viso, quindi naso, guance, magari nella parte più alta, la zona del mento, dove abbiamo una formazione maggiore di sebo. Ovviamente, ragazze, il punto nero può degenerare, può diventare un’acne, per questo motivo, in fase adolescenziale i punti neri sono considerati l’anticamera dell’acne.

Il punto nero e il poro dilatato, che poi facilità la formazione del punto nero, sono due cose che si possono assolutamente prevenire e sulle quali noi possiamo lavorare eccome. Chiaramente partiamo dalle basi, vi stancherò tutta la vita dicendovi che la detersione è fondamentale, in questo caso in particolar modo perché il punto nero è anche, oltre a un insieme di microbatteri e un insieme di cheratina, è anche smog al suo interno, quindi il nostro compito di base è quello di detergere il viso mattina e sera, in maniera accurata e disciplinata.

Quindi il detergente, anche qua, svolge un ruolo fondamentale, in questo caso non troppo aggressivo. Se noi andiamo di detergente troppo aggressivo la pelle per difesa produce altro sebo. Quello che possiamo fare noi è pulire il nostro viso mattina e sera in maniera approfondita e poi aiutarci anche con delle maschere di argilla, con qualcosa di astringente, con qualcosa che mi aiuti anche a chiudere il poro della pelle.

Il problema però è quando ci sono, quando ci sono mi chiederete “posso toglierli o non posso mettermi le mani sul viso?” Allora, dipende da che punto nero è anche mi vien da dire, perché se il punto nero è insaccato, ovvero è veramente da togliere ed è un punto nero importante, logicamente si può togliere. Io preferirei dirvi di andare dall’estetista per fare questo, però voi se dovete farlo a casa, dovrete sicuramente preparare il vostro viso con del calore, con del vapore che vi faciliti la spremitura – alcune di voi mi hanno sgridata perché ho usato questo termine però sappiate che è un termine tecnico, spremitura si può dire – del punto nero stesso. Nel caso, invece, di un’impurità più superficiale e di un inizio di formazione del punto nero sappiate che addirittura alcuni peeling possono togliervi il problema, senza costringervi a fare l’asportazione manuale. Alcuni peeling ci aiutano già, alcuni peeling sia chimici che meccanici possono aiutarci in questo senso, altrimenti solo la microdermoabrasione o il dermaroller è già un validissimo aiuto, senza andare a fare la spremitura manuale che ci può dar fastidio e può essere comunque dolorosa e lasciarci, se fatta male chiaramente, anche delle cicatrici e dei segni sul viso.

Quindi, se l’avete capito, io sono un po’ contraria alla classica pulizia del viso che va fatta una volta al mese, puntualmente per pulirsi la coscienza, la pulizia del viso con la spremitura del punto nero va fatta solo se è necessario farla, non perché fa bene alla salute strizzare i punti neri anche quando non ci sono.

Quindi, controlliamo bene perché è una tecnica che va fatta solo quando necessario e abbiamo visto che alcuni peeling o alcune situazioni di vapore ci possono aiutare senza aggredire il viso in questo modo. Sento molte estetiste e molte clienti finali che tendono a fare la pulizia del viso, fatele solo se necessario, altrimenti ci sono altri trattamenti al viso come i peeling, la microdermoabrasione e come dei trattamenti sebonormalizzanti che si staccano dalla classica pulizia del viso che non ha sempre motivo di esistere.