Ciao ragazze e bentornate sul blog! Oggi voglio parlarvi della tecnica della fotobiostimolazione di cui tante mi hanno chiesto un approfondimento più dettagliato sul blog. Come sapete, la mia fonte di ispirazione per i nuovi articoli siete sempre voi, quindi come non accontentarvi. Analizziamo subito assieme il funzionamento ed i benefici di questo particolare trattamento di bellezza.
Cos’è?
La fotobiostimolazione è un trattamento estetico svolto con delle maschere led bianche che emettono una luce monocromatica rossa, gialla o blu senza però richiedere l’uso del calore. Si tratta di una tecnica non dolorosa, senza controindicazioni ed effetti indesiderati e non invasiva.
Ogni colorazione di luce agisce in maniera differente e porta benefici così distinti:
- Luce rossa: stimola il microcircolo, la vascolarizzazione e l’ossigenazione;
- Luce gialla: indicata per gli edemi, i gonfiori e le borse sotto agli occhi, ha effetto drenante;
- Luce blu: adatta per pelli acneiche e con impurità, agisce come antibatterico e anti infiammatorio;
- Infrarossi: stimola il metabolismo cellulare e la produzione di collagene, ha effetto tensore e antiaging.
Sia i medici estetici che le estetiste possono eseguire questo tipo di servizio, diffuso ormai anche nel campo della tricologia ed utilizzato perfino nei saloni di acconciatura: avete mai intravisto dei caschi con luce infrarosso dalla vostra parrucchiera? Sono utilizzati proprio per la fotobiostimolazione e per problemi come l’alopecia, una forma di diminuzione dei capelli in termini di quantità e qualità (colore, spessore).
Per quanto riguarda il campo estetico, è possibile abbinare la procedura ad altre tecniche di lavoro come la radiofrequenza, la veicolazione transdermica o l’ossigeno terapia, così da supportare e potenziare i risultati con un protocollo completo.
Attenzione però a non confondere la fotobiostimolazione con la cromoterapia: in entrambi i casi abbiamo la presenza di luci led colorate, ma nella prima situazione si tratta di una stimolazione chimica, mentre nella seconda lavoriamo con un trattamento più sensoriale.
Se questo approfondimento vi è piaciuto, iscrivetevi alla newsletter di Isa in Confidenza per non perdervi nessuno dei nuovi articolo sul blog!
Un bacio,
Isa.