Marzo 2020, chiusura di tutti i centri estetici. Da qui l’inizio di una lunga odissea per le estetiste d’Italia. Chiusure, accompagnate da riaperture brevissime. Riaperture solo per alcune zone, riaperture di qualche giorno. Chiusure. Ognuno pensa ad arrangiarsi come può, si punta sull’online. Tutto quello che è racchiuso nel mondo del digitale diventa improvvisamente l’unica speranza di sopravvivenza.
Marzo 2021. Sembra assurdo, ma molte estetiste sono nella stessa situazione dell’anno precedente.
365 giorni in cui abbiamo dovuto districarci tra DPCM, commercialisti, banche, governi indecisi, provvedimenti emessi e modificati, e ricorsi al Tar.
Ed è proprio uno degli ultimi ricorsi al Tar (tribunale amministrativo regionale), effettuato dalla nostra associazione di categoria (Confestetica) che ha creato qualche incomprensione nel mondo dell’estetica.
Ed ora ci troviamo di nuovo con lo stesso dubbio: i centri estetici in zona rossa, possono aprire oppure no?
Confestetica e il ricorso al Tar
Il ricorso è stato vinto, ma come stanno oggi le cose?
Il 16 febbraio 2021 Confestetica annuncia vittoriosa che “la sentenza di merito n. 01862/2021 del 16 febbraio 2021 dichiara nullo il DPCM in vigore nella parte in cui discrimina i centri estetici e le estetiste.” [clicca qui per leggere l’intero comunicato].
Di fatto, quindi, sembrava che i centri estetici potessero restare aperti anche nelle zone rosse, dove, fino a prima del ricorso, erano invece obbligati a restare chiusi, come da disposizione del DPCM.
Centri estetici aperti o chiusi nelle zone rosse?
La sentenza del Tar del Lazio riguardo all’ apertura dei centri estetici in zona rossa, non può far fede alle attuali e future disposizioni del Governo, almeno che non si impugni di nuovo il provvedimento, con un ricorso come quello già avvenuto.
I centri estetici attualmente in zona rossa, qualora aperti, rischiano di essere sanzionati, esattamente come disposto dal nuovo DPCM.
Inoltre ricordiamo che il ricorso con esito favorevole del Tar del Lazio, faceva riferimento ad un DPCM ad oggi scaduto. Le disposizioni in vigore attualmente, fanno fede al nuovo DPCM, emesso il 2 marzo.
Il nostro obbiettivo è quindi quello di mettere in guardia tutte le titolari di centri estetici, affinché non si pensi di poter aprire nel rispetto delle regole, senza incorrere in sanzioni.
Insomma, se da una parte possiamo essere felici perché sono stati parzialmente riconosciuti i nostri diritti di dover e poter lavorare, dall’altra dobbiamo constatare che, a conti fatti, le cose non sono molto migliorate rispetto a prima.
Leggi per intero l’esito della sentenza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
Leggi il nuovo DPCM in vigore dal 2 marzo 2021.