Inestetismi Archivi - Pagina 4 di 7 - Isa in Confidenza
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Pelle grassa 2

02/01/2018

Ciao ragazze, eccoci qua concludiamo con il video precedente le ultime tre fasi che ci aiuteranno a combattere la pelle grassa. Vi ricordate le prime tre? Abbiamo parlato della prima fase che è di sebonormalizzare la pelle; la seconda fase è di dermopurificazione e la terza fase è quella cheratolitica, vediamo le altre tre fasi allora.

La quarta fase è la fase antinfiammatoria, perché antinfiammatoria? Perché dalla pelle grassa all’acne il percorso a volte è molto breve e l’infiammazione fa parte assolutamente del decorso dell’acne stessa, quindi l’aspetto arrossato, infiammato, è tipico della patologia dell’acne. I principi attivi che ci possono aiutare e che svolgono un’azione antinfiammatoria possono essere l’azulene, possono essere il bisabololo, l’acido glicerittico, che servono proprio a contrastare l’infiammazione e il rossore e soprattutto ad alleviare i bruciori, perché non scordiamoci che anche il fatto di avere dei bruciori è particolarmente fastidioso in questi casi.

La quinta fase, ragazze, è l’idratazione, importantissima perché molto spesso i prodotti che vengono utilizzati per le pelli grasse o per l’acne impoveriscono quello che è il film elettrolipidico, quindi quella miscela di acqua, lipidi e grasso che serve proprio a proteggere la nostra pelle. Questo poi comporta un problema nella barriera cutanea che creerà a sua volta un’evaporazione dell’acqua. La conseguenza qual è, che il nostro viso rimarrà disidratato, quindi è importantissimo andare con dei fluidi leggeri ma che abbiano comunque un’efficacia a livello di idratazione.

Sesta e ultima fase: fotoprotezione. Sappiamo tutti che il sole fa bene e male nei casi di pelle grasse e di acne: bene in un caso perché sapete che il sole svolge un’azione antibatterica, male nell’altro perché il sole può anche aumentare l’infiammazione di un viso perché  è aritematogeno e quindi può creare infiammazione su infiammazione, quindi importantissimo avere una protezione solare adatta.

Abbiamo capito quindi come lavorare la pelle grassa e come trattarla? Io spero tanto di si, io vi invito a scrivermi in posta privata, noi abbiamo anche una rubrica dove rispondiamo in diretta o comunque rispondiamo alle vostre richieste, quindi fatemele che io sono qua che vi aspetto, vi mando un bacio grande e vi saluto, alla prossima, grazie a tutte.

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Pelle grassa: 6 modi per trattarla

01/23/2018

 

Ciao ragazze, buongiorno a tutte. Oggi parliamo della pelle grassa e vi parlerò delle 6 fasi che di cui bisogna tenere presente per risolvere, diciamo così, questo inestetismo. Definiamo intanto che cos’è questa pelle grassa. La pelle grassa è determinata dal fatto che le ghiandole sebacee producono più sebo, un’iperproduzione sebacea rispetto a quello che dovrebbero.

La riconoscete da che cosa, è una pelle che presenta pori dilatati, è una pelle che si presenta oleosa, lucida, in alcuni casi anche arrossata, si divide in due categorie la pelle grassa, solitamente, e si diversifica dal tipo di sebo che abbiamo. Quindi se abbiamo un tipo di sebo oleoso e liquido avremo appunto, una pelle definita oleosa; se invece il sebo è denso e ceroso e intrappolato all’interno dei follicoli, avremo quella che si chiama pelle asfittica. Su questo guardate il video precedente dove ne parlavo e la spiegavo ampiamente.

Quindi adesso vediamo le fasi: la prima in assoluto sarà quella di sebonormalizzare, quindi sebonormalizzare una pelle grassa significa in qualche modo azzerare il fatto che le ghiandole sebacee lavorino molto, quindi andando a chiudere l’apertura dei pori e andando a contrastare quella che è l’azione batterica che in qualche modo, in questi casi ahimè, esiste. Che cosa ci può aiutare per sebonormalizzare la nostra pelle? Allora, ci può venire in aiuto l’acido azelaico , ci possono venire in aiuto i sali di zinco, alcuni oligoelementi, poi per creare e opacizzare una pelle a effetto lucido può esserci molto d’aiuto la bentolite e il caulino.

Il caulino, per capirci, è anche la semplice argilla bianca quindi sono impacchi da fare che potete trovare anche in erboristeria.

La fase due, ragazze, è la dermopurificazione, nel senso che, ahimè, la proliferazione batterica nei casi di pelle grassa fa assolutamente contrastata. Ho fatto un video anche tempo fa, parlando degli oli essenziali, che hanno una funziona davvero forte a livello di antibatterico e poi ci sono degli antibatterici chimici, in farmacia o comunque a livello medico che hanno questo ruolo, questa funzione fondamentale.

La terza fase è definita cheratolitica perché un altro tra gli obbiettivi importantissimi che ci dobbiamo porre è quello di andare a contrastare l’ipercheratosi . Che cos’è l’ipercheratosi, in pratica di andare ad abbassare lo strato cheratolitico attraverso dei peeling, ragazze, dei peeling che ci permettono di far uscire anche il sebo intrappolato nei dotti ghiandolari. Quindi questo lo facciamo attraverso dei peeling più o meno forti e attraverso gli alfa idrossi acidi . Ragazze vi aspetto al prossimo video per vedere insieme le altre tre fasi. Un bacio

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Pelle asfittica

01/19/2018

Ciao ragazze, buongiorno a tutte. Oggi parliamo di una pelle che non fa parte di una classica classifica dei tipi di cute, per così dire, parliamo della pelle asfittica che però è una problematica importante, se ne sente poco parlare e quindi ho deciso di farvi un video proprio per questo.

Come suggerisce il nome, “asfittica” si definisce una pelle che non respira e infatti è proprio questo il problema di questo tipo di pelle, la pelle asfittica ragazze è un tipo di pelle secca e disidratata sopra e grassa e oleosa sotto. Come la riconosciamo una pelle asfittica, la riconosciamo dal colorito, in realtà è una pelle spenta, opaca, con un colorito grigiastro. Anche se in superficie, come vi ho detto prima è una pelle disidratata, non è comunque uniforme perché al di sotto presenta delle impurità che la rendono oleosa e poco uniforme chiaramente.

In più presenta un inspessimento dello strato corneo e un iperproduzione delle ghiandole sebacee, quindi al di la’ della spiegazione di cos’è questo tipo di pelle, adesso voi vi chiederete come fare a trattare una pelle del genere, quali sono gli accorgimenti da adottare. Allora, in linea di massima, ragazze, ci sono dei cosmetici adatti a questi tipi di pelle e non escludo il fatto che a volta la comparsa di una pelle asfittica sia anche determinata in parte dalla scelta che voi fate e che facciamo tutti i giorni sul cosmetico stesso.

In linea di massima in istituto, comunque concettualmente, la pelle asfittica va lavorata in due modi simultaneamente, però in maniera differente. Mi spiego: la pelle asfittica va lavorata, quindi nella parte superficiale, dove abbiamo un discorso di disidratazione, di pelle secca e di pelle grigiastra, andando ad abbassare questo strato corneo, queste cellule che non aiutano la traspirazione di questa pelle e quindi con cosa? Con detergenti un pochino forti, un pochino aggressivi che mi permettano di fare una pulizia profonda. Posso aiutarmi con dei peeling chimici, enzimatici, dei peeling medici ad esempio ma una volta arrivata nella parte più profonda, il mio compito è di sebonormalizzare questa pelle, perché non dimentichiamoci che sotto queste ghiandole sebacee lavorano più del dovuto. Quindi il mio compito sarà, alla fine di idratarla però andando per step, quindi prima vado ad arare il terreno, passatemi il termine per arrivare in profondità, in profondità tenderò a utilizzare dei prodotti sebonormalizzanti che mi permettono di abbassare questo lavoro troppo forte delle ghiandole sebacee e alla fine idraterò questa pelle.

Questo è un lavoro più tecnico e complesso che andrebbe fatto in istituto ma voi a casa cosa potreste fare? Come potreste comportarvi con una pelle del genere? Io vi consiglio di utilizzare il dermaroller spesso con una pelle di questo tipo, ovviamente ragazze, sempre se stiamo parlando di una situazione dove non c’è infiammazione, dove non c’è una problematica di acne, stiamo parlando di una pelle secca sopra e oleosa sotto, quindi il dermaroller mi aiuta intanto a far penetrare di più l’attivo o il prodotto che sceglierete da mettere successivamente, ma mi aiuta proprio ad abbassare lo strato corneo.

Successivamente vi consiglio dei prodotti a base di acido azelaico, che servono proprio per sebonormalizzare questa produzione. L’altra accortezza che vi raccomando è quella di utilizzare dei detergenti veramente indicati, quindi magari alternarli perché sapete bene che su una pelle troppo secca in superficie se voi andate solo e sempre con detergenti troppo aggressivi la pelle per difesa produce altro sebo e quindi non va bene. Bisogna alternare dei detergenti più forti e dei detergenti più idratanti e più delicati.

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I punti neri

01/16/2018

Ciao ragazze, oggi parliamo dei punti neri. Non ne ho mai parlato, sembra un argomento banale e non lo è assolutamente, quindi andiamo a capire perché non è banale e perché tutte noi ne soffriamo, chi più, chi meno, quindi cerco anche di darvi dei consigli su come evitarli.

I punti neri sono delle impurità che dipendono dalla dilatazione dei punti bianchi, che sono dei comedoni aperti. Dove si presentano, si presentano nei punti dove abbiamo più ghiandole sebacee del nostro viso, quindi naso, guance, magari nella parte più alta, la zona del mento, dove abbiamo una formazione maggiore di sebo. Ovviamente, ragazze, il punto nero può degenerare, può diventare un’acne, per questo motivo, in fase adolescenziale i punti neri sono considerati l’anticamera dell’acne.

Il punto nero e il poro dilatato, che poi facilità la formazione del punto nero, sono due cose che si possono assolutamente prevenire e sulle quali noi possiamo lavorare eccome. Chiaramente partiamo dalle basi, vi stancherò tutta la vita dicendovi che la detersione è fondamentale, in questo caso in particolar modo perché il punto nero è anche, oltre a un insieme di microbatteri e un insieme di cheratina, è anche smog al suo interno, quindi il nostro compito di base è quello di detergere il viso mattina e sera, in maniera accurata e disciplinata.

Quindi il detergente, anche qua, svolge un ruolo fondamentale, in questo caso non troppo aggressivo. Se noi andiamo di detergente troppo aggressivo la pelle per difesa produce altro sebo. Quello che possiamo fare noi è pulire il nostro viso mattina e sera in maniera approfondita e poi aiutarci anche con delle maschere di argilla, con qualcosa di astringente, con qualcosa che mi aiuti anche a chiudere il poro della pelle.

Il problema però è quando ci sono, quando ci sono mi chiederete “posso toglierli o non posso mettermi le mani sul viso?” Allora, dipende da che punto nero è anche mi vien da dire, perché se il punto nero è insaccato, ovvero è veramente da togliere ed è un punto nero importante, logicamente si può togliere. Io preferirei dirvi di andare dall’estetista per fare questo, però voi se dovete farlo a casa, dovrete sicuramente preparare il vostro viso con del calore, con del vapore che vi faciliti la spremitura – alcune di voi mi hanno sgridata perché ho usato questo termine però sappiate che è un termine tecnico, spremitura si può dire – del punto nero stesso. Nel caso, invece, di un’impurità più superficiale e di un inizio di formazione del punto nero sappiate che addirittura alcuni peeling possono togliervi il problema, senza costringervi a fare l’asportazione manuale. Alcuni peeling ci aiutano già, alcuni peeling sia chimici che meccanici possono aiutarci in questo senso, altrimenti solo la microdermoabrasione o il dermaroller è già un validissimo aiuto, senza andare a fare la spremitura manuale che ci può dar fastidio e può essere comunque dolorosa e lasciarci, se fatta male chiaramente, anche delle cicatrici e dei segni sul viso.

Quindi, se l’avete capito, io sono un po’ contraria alla classica pulizia del viso che va fatta una volta al mese, puntualmente per pulirsi la coscienza, la pulizia del viso con la spremitura del punto nero va fatta solo se è necessario farla, non perché fa bene alla salute strizzare i punti neri anche quando non ci sono.

Quindi, controlliamo bene perché è una tecnica che va fatta solo quando necessario e abbiamo visto che alcuni peeling o alcune situazioni di vapore ci possono aiutare senza aggredire il viso in questo modo. Sento molte estetiste e molte clienti finali che tendono a fare la pulizia del viso, fatele solo se necessario, altrimenti ci sono altri trattamenti al viso come i peeling, la microdermoabrasione e come dei trattamenti sebonormalizzanti che si staccano dalla classica pulizia del viso che non ha sempre motivo di esistere.