Trattamenti e Macchinari Archivi - Pagina 7 di 15 - Isa in Confidenza
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Criosauna, ha benefici in estetica?

02/14/2018

 

Ciao ragazze, buongiorno a tutte. Oggi parliamo di criosauna, vedremo a cosa serve, a cosa è sempre servita perché non c’è da pochissimi anni, si utilizza già da molto tempo in ambito sportivo. Oggi parliamo della criosauna nell’estetica, vediamo cosa è vero, cosa lo è un pochino di meno e cerchiamo di ragionare un po’ insieme, se vi va.

Intanto capiamo che cos’è, l’avrete vista o vi è capitato da vederla, è una sorta di cilindro dove la persona entra, sta fuori con la testa e, a un certo punto, accendendo questa criosauna, parte l’azoto, l’azoto che poi si trasforma in un vapore freddo. Ora, se voi leggete qualche rivista o vedete qualche sito web che ne parla, sembrerebbe che quest’apparecchiatura, questa nuova terapia, aiuti il metabolismo, lavori l’adipe, faccia ringiovanire, tolga le rughe, faccia tutto lei insomma. C’è un po’ da capire, almeno io vi do’ il mio punto di vista: ragionando su quello che produce, perché si parte da lì a fare un ragionamento, si può pensare che possa aiutare l’ossigenazione di un microcircolo dei tessuti e quindi, di conseguenza e di riflesso, anche quello che è il problema legato alla cellulite o all’adipe. Questo non significa però che non bisogna pensare che la criosauna possa far dimagrire veramente o possa togliere la cellulite veramente.

Perché secondo me aiuta nell’ossigenazione di un corpo? Perché le basse temperature mandano uno stimolo al cervello il quale mette in atto un processo di ginnastica vasale perché mette in moto una grossa quantità di sangue e questo porta, ovviamente,  a una maggiore ossigenazione. Capite il ragionamento: è sicuramente un effetto positivo a livello di ossigenazione, di microcircolo, in questo senso. Ecco perché è molto utilizzata per il recupero, dopo uno sforzo sportivo per i calciatori, per chi giuca a rugby, a basket, quindi lo utilizzano dopo una partita importante o un allenamento particolarmente duro.

Può fare un pochino di paura se la vedete o un po’ di impressione, in realtà è meno invasiva di quello che sembra o meno difficile da sopportare, perché prima cosa sono due-tre minuti, non di più. La terapia dura pochissimi minuti, si entra in questo cilindro, l’azoto inizia a trasformarsi in un vapore freddo e arriva a una temperatura di -120° ma, ripeto, per pochissimi minuti, è già stata testata, si può assolutamente fare e si resiste. Si entra con le mani coperte, con i piedi coperti e una mascherina, andatevi a vedere qualhe video, se vi capita, su Youtube, così capite anche di cosa di tratta dal punto di vista visivo.

Dove si trova più frequentemente una criosauna, la potete trovare secondo me in un centro fisioterapico, dove fanno riabilitativo e fisioterapia, negli ospedali, ci sono alcuni ospedali che sono dotati di questa fisioterapia e adesso la troverete anche in qualche centro estetico, perché ripeto, è il motivo per il quale ho fatto questo video.

Da capire e da ragionare prima di affidare completa fiducia nella risoluzione di un estetismo solo con la criosauna. Come vi ho spiegato, a livello ossigenativo e microcircolatorio sicuramente avrete un beneficio ma da lì a togliere la cellulite abbiamo assolutamente bisogno anche di altro, non solo di stimolare l’ossigenazione.

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Corretto utilizzo della radiofrequenza nei glutei

02/09/2018

 

Adesso andiamo a vedere la zona dietro, gluteo e gamba. Anche qua, come vedete, ho già fatto piegare la gamba alla cliente, questo è il mio segreto che tante di voi utilizzeranno senza dubbio, che è quello di farmi aiutare, così in questo modo mi stendo il tessuto. Il ginocchio viene piegato verso l’esterno, lavorerò la parte di lato e la zona dello stacco del gluteo e lavorerò l’interno anche, quindi iniziamo e anche qua partiamo dalla zona di cedimento che è la famosa culotte de cheval e cercheremo di lavorarla proprio nel punto dove tende a scollarsi. Ovviamente la radiofrequenza la faccio solo dopo aver preparato il tessuto di base. Iniziamo, anche qua a otto, ovviamente, però con una piccola diversità, nel senso che sto molto nella zona dello stacco, cioè mi concentro meno nella parte sotto che è questa, ma sto di più in questa centrale che è il punto che mi interessa lavorare. Quindi in questo caso spingo anche un po’ con il mio busto e lavoro la radiofrequenza non dico a 100 ma anche a 95, dipende dalle macchine che avete, in questo caso io so che posso farlo. Quindi laterale esterno per un tot di minuti che  mi imposto da programma, da programma dopo averlo studiato il caso eh, non si fa a caso. Io in genere quando faccio la radiofrequenza faccio 40 minuti o tutti dietro o tutti davanti perché se io faccio 50-40 minuti tutto il corpo significherebbe depotenziare troppo la mia seduta perché vuol dire che faccio 5 minuti da un lato, 5 minuti dall’altro e 5 minuti e niente è uguale niente per me. Quindi o io faccio 45 minuti tutti sul dietro o io non ritengo serva poi a molto, altrimenti, quindi io faccio così, con queste tempistiche qua, che so che non sono le tempistiche di molte estetiste che utilizzano ma per la mia esperienza lavorativa ho visto che così funziona, altrimenti è acqua fresca.

Dopo aver fatto questo faccio mettere la gamba della cliente dritta e lavoro l’interno coscia, anche qua vado a raccogliere e a portare su, il concetto è sempre lo stesso, soprattutto in questa zona qua che è quella del ginocchio, quindi lavoro anche qua sempre ad otto, come vedete cerco di…mi sposto ma allo stesso tempo sto sulla zona per il tempo che mi sono programmata. L’interno coscia è un lavoro da interno coscia, quindi raccolgo, raccolgo, faccio otto, raccolgo, raccolgo, faccio otto. Ok, volevo farvi vedere come sto sullo stacco del gluteo: io tendo a lavorare grandi otto in questo punto qua perché è il punto che va lavorato di più, soprattutto nella zona interna che è quella del cedimento. Otto, otto, otto, ampi cerchi intorno, riparto, cerchi, anche qua a seconda della temperatura perché io posso anche lavorare così se la cliente me lo permette. In questo caso non voglio dar fastidio però se io vedessi che lei ha una necessità importante io la alzo e vado più veloce o vado più lenta abbassando. Posso anche lavorare…cioè io devo trovare la mia posizione ottimale ma deve avere sempre un senso logico, devo capire cosa sto facendo, che manipolo ho in mano, che tessuto c’è, dov’è l’esigenza, e devo lavorare in questo senso, non fare le cose perché l’azienda ha detto così, perché il protocollo quando ho fatto il corso l’hanno fatto così. Quando avete fatto il corso c’era una modella, adesso avete una cliente e quindi la donna non è mai una uguale all’altra e secondo chi avete voi cambiate, non perché il corso ha detto così. D’accordo? Spero di si. Questo è il lavoro, appunto, della gamba, perfetto.

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Criolipolisi

01/23/2018

Oggi parliamo di criolipolisi. Proviamo a scindere questa parolona, è un trattamento e sicuramente ne avete già sentito parlare. Crio sta per freddo, lipo sta per grasso e lisi sta per scioglimento, quindi è un’apparecchiatura che ovviamente, come capirete lavora l’adipe, essenzialmente.

Questo non è un trattamento che troverete in tutti i centri estetici, è un po’ raro da vedere perché è un pochino invasivo, effettivamente . E’ invasivo in che senso, più che altro nel post trattamento, ne rimarrete molto arrossate e in alcuni casi ci sarà anche qualche ematoma perché qualche ematoma? Perché è un trattamento che si basa sul principio termico del freddo in particolar modo, si porta il grasso fino a -8°.

Immaginate una specie di ventosa che viene appoggiata sull’addome e questa ventosa va ad aspirare attraverso un vacuum la plica di tessuto dove c’è l’adipe. Ebbene, da li’ in poi inizia il raffreddamento di quella zona di tessuto in particolare, che arriverà appunto fino a -8° . Starete in posa circa un’ora e quindi immaginate che il rossore è provocato da questo, immaginatevi la vostra pelle che è risucchiata, è rimasta in congelamento per un’ora a -8° , è normale che ci sia questo tipo di rossore e anche un pochino di ematoma.

Una volta congelato questo adipocita va incontro alla famosa lisi che poi verrò smaltito, essendo somatizzato dal fegato, attraverso ovviamente le vie urinarie oppure le fasi fisiologiche del nostro organismo, che servono proprio a smaltire il grasso e i lipidi.

Quindi è un’apparecchiatura che funziona in quali casi, nei casi in cui abbiamo adipe, non nei casi in cui c’è ritenzione idrica, quindi non nei casi in cui abbiamo un tessuto spugnoso ma quando ce l’abbiamo fibroso, quindi zone di accumulo di grassi, quindi fianchi, addome, i punti ovviamente più larghi. Se io dovessi preparare una cliente e un trattamento e all’azione della criolipolisi vi preparerei molto in questo senso perché una persona dev’essere consapevole del post. ci può essere veramente un ematoma molto forte e violaceo, un intorpidimento e addirittura dei crampi, io soffro moltissimo il freddo e probabilmente non lo sopporterei nemmeno. Quindi da capire bene che non è un’apparecchiatura leggera questa da fare e non è tra le mie preferite, se proprio devo darvi il mio parere, nel senso che ha un’azione forte ma c’è dell’altro che agisce sull’adipe, non è l’unica cosa che agisce al mondo.

Quindi è da valutare con molta, molta attenzione. Anche qua ci sono delle controindicazioni, ovviamente persone in gravidanza, potete immaginare, persone che hanno avuto tumori nei 5 anni precedenti ad oggi, anche qua e persone che hanno problemi in particola modo con il freddo. Quindi attenzione a questo tipo di controindicazioni, ripeto, è un’apparecchiatura forte , è un’apparecchiatura che ha avuto successo molto all’inizio e che poi ha spaventato molto perché le clienti non erano preparate, non gli era stato detto a cosa sarebbero andate incontro. Piccolo consiglio se la fate è accertatevi che l’operatrice poi, per togliervi l’ematoma e per comunque farvelo smaltire vi faccia una sorta di drenaggio dolce, almeno questo perché, ripeto, sarà abbastanza forte come impatto. Spero di esservi stata utile, ragazze, alla prossima, grazie.

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Epilazione a fibre ottiche

01/09/2018

Ciao ragazze, siete pronte per la novità sull’epilazione permanente? Oggi parliamo di un’apparecchiatura che sicuramente in pochissimi conoscete perché c’è ma da poco tempo e quindi voglio parlarvene. Si tratta di una tecnologia che lavora, pensate un po’, con la fibra ottica.

Iniziamo col dire che si tratta sempre di un raggio a diodo, quindi il raggio è lo stesso dell’apparecchiatura precedente che tutte conoscete, il laser a diodo; è stato modificato il modo di trasmettere, dalla macchina direttamente al bulbo del pelo. Diciamo che la differenza, per rendervela semplice come cosa, è data dal fatto che l’energia o comunque il raggio diodo che parte dalla macchina, che partiva e arrivava al bulbo adesso attraversa un microtubicino che è come se avesse, al suo interno, tutta una serie di specchi. Questi specchi danno l’opportunità di non disperdere la luce, quindi in pratica, ragazze, il raggio diodo arriva più concentrato rispetto a prima.

Un vantaggio quale potrebbe essere? Quello che il fascio è più concentrato, quindi si potrebbe pensare che funzioni di più e meglio, però ragazze ce lo dirà il tempo questo, essendo un’apparecchiatura nuove dobbiamo darle il tempo di farci vedere veramente le differenze oggettive dal punto di vista del risultato finale. L’altro vantaggio è più a favore delle estetiste perché il manipolo ha una vita più lunga rispetto all’apparecchiatura precedente quindi la rigenerazione del manipolo si farà molto più raramente rispetto a prima.

Anche per quanto riguarda la piacevolezza del trattamento estetico, e questo è importante, le famose elasticate che noi sentiamo durante la seduta dovrebbero essere meno aggressive, meno fastidiose in questo caso. Dico dovrebbero perché in questo caso da un lato il calore viene alimentato dall’apparecchiatura e non più dal manipolo nel caso della fibra ottica e quindi dovrebbe dare meno fastidio, dall’altro l’emissione di questo fascio è un pochino più ridotta rispetto al laser tradizionale e quindi per questo motivo più concentrata. Quindi ragazze, alla fine dipende moltissimo dalla manualità dell’operatrice acquisisce, diciamo che ci deve essere una manualità un po’ diversa.

Allora ragazze per quel che ne so, ne sappiamo, essendo una novità ritengo che gli elementi che vi ho appena menzionato, quindi le diversità effettive che ci sono tra un’epilazione permanente con la fibra ottica e l’epilazione permanente con il laser tradizionale di prima non sono sufficienti a fare il cambio macchina ma questo è un mio modestissimo parere, nel senso che se un’estetista ha un’apparecchiatura funzionante, che lavora bene, laser al diodo funzionante, non ci sono gli elementi, secondo il mio punto di vista, per cambiare tecnologia e quindi rinnovarla, anche perché ci sono da considerare i costi che saranno sicuramente maggiori rispetto a un laser diodo tradizionale. Quindi quello che noi dobbiamo sempre guardare è il risultato che noi diamo alle clienti e a mio avviso non c’è tutta questa grandissima differenza dal punto di vista del risultato che è la cosa che conta e che volete tutte voi.