Trattamenti e Macchinari Archivi - Pagina 15 di 15 - Isa in Confidenza
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Trattamenti e Macchinari

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Radiofrequenza utilizzo addome

01/30/2017

Spostiamoci adesso sull’addome, come vedete ho diviso l’addome in due parti disegnate con la matita, perché ovviamente lavoreremo questa zona laterale e questa zona laterale. In alcuni casi si lavora anche la parte superiore, non  è questo il suo caso però a volte c’è il cedimento anche in questo punto qua, quindi si lavora un po’ a rombo con la radiofrequenza e questo è un po’ l’effetto. In questo  caso qua vi farò vedere che io stando da questa parte del lettino lavorerò questa zona. Molte estetiste invece fanno il contrario, stanno qua però a mio avviso ho più presa stando da questo lato, adesso vi faccio vedere.

Andiamo ad applicare il prodotto, ecco qui, allora è fondamentale avere una presa importante, no? Quindi anche per l’ultrasuono, lo scioglimento e la radiofrequenza è la stessa cosa, io mi trovo meglio da questo lato, sempre a gambe divaricate, mi abbasso leggermente, perché devo essere comoda anche io, non solo la cliente e inizio a lavorare. Anche qua raccolgo e devo dividermi in due, quindi qua porto verso questo lato e qui porto verso l’altro. Il senso è sempre quello degli 8 però di qua riesco ad avere una presa proprio sul fianco del cliente, che è la zona che voglio tirar su.

Faccio proprio questo lavoro, ok, 8 sempre 8, anche i cerchi vanno bene però gli 8 vengono meglio anche per un discorso di ossatura è più pratico e il manipolo scivola meglio. Lavoro, mi divido mentalmente i minuti, cerco di stare da questo lato e poi mi sposto lateralmente e salgo, per portare l’8…sapete che ci sono delle donne magrissime sulla sessantina, 50 anni che hanno cedimento proprio a quest’altezza a volte, ovviamente sapete che dove c’è poca pelle e c’è l’osso sotto, ci sono le costole, bisogna andare più veloce perché si sente di più e da’ fastidio alla cliente, in quel caso o si abbassa o chiedete voi.

Vado a lavorare  come una sorta di impastamento ma dimenticatevi l’impastamento quello classico che vi hanno insegnato alla scuola di estetiste, che serve un pochino come massaggio manuale, questo è solamente a livello pratico per voi, non ha un senso anticellulite, ha un senso solo…

Ok, questa la parte metà addome, adesso passiamo nella zona delle braccia.

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Radiofrequenza utilizzo gambe

01/30/2017

 

Ragazze adesso vi faccio vedere come facciamo la radiofrequenza corpo, ho cambiato il manipolo della macchina, ho messo il manipolo corpo, ho messo la temperatura a circa 70, poi la cliente ci dirà se ha fastidio o meno e ho diviso la gamba nelle due parti che a me interessa lavorare in genere, che sono l’interno coscia e la parte centrale. Le ho divise delineandole con una matita bianca, in modo tale che mi facilito le tempistiche: se io devo fare 20 minuti su una gamba, io mi divido 10 e 10, oppure se la zona della gamba è problematica io mi divido più minuti qui e meno qua però devo averlo delineato, in modo da non confondere che tutte e due le zone abbiano più o meno lo stesso minutaggio di lavoro.

Quindi procediamo applichiamo il prodotto, iniziamo dalla zona centrale della gamba e ci facciamo magari aiutare dalla cliente un pochino a piegarla. Ok, leggermente e qui iniziamo a lavorare, allora anche qua faremo l’8, fondamentale. Se volete parliamo anche della postura vostra, io vedo a volte delle estetiste che stanno con la gamba sollevata, una giù, allora la posizione è: gambe leggermente divaricate e con le spalle, si fa un lavoro di spalle no, ci si aiuta, io mi aiuto anche con l’altra mano, se volete fate così, l’importante è che si faccia sempre un lavoro a 8. Quindi fare un lavoro in cui io sento e prendo il tessuto, posso andare a questa  velocità, posso alzare se la cliente mi dice che non le dà fastidio.

Quindi questa è una manovra, si lavora la zona del ginocchio, all’interno, si lavora ovviamente, si sale, state attente a non stare troppo su un punto dimenticandovi di tutti gli altri, è un altro errore che vedo che ogni tanto di fa, quindi se io sto qua per 30 secondi poi mi sposto per altri 30 quindi devo essere sempre lucida e concentrata, chiacchiero con la cliente ma il mio viso è sempre rivolto verso la gamba perché non devo perdere il senso logico di quello che sto facendo.

Questo è un modo, l’altro modo è di lavorare l’interno coscia ed è questo: quindi 8 più grandi aiutando il manipolo con la mano, non tanto perché la mano faccia i miracoli ma per un discorso di tecnica manuale, stiamo più comode così e diamo anche un senso e perché no, un aiuto microcircolatorio. Quindi, vedete dove arrivo con l’8, arrivo qua, quindi vuol dire che questa parte mi manca e devo tenerlo a mente, questi sono dettagli importanti. Si lavora in questo modo, per poi ovviamente aiutarsi nell’altro e quindi non dimenticarsi alcun tipo di zona, vedete che io sono molto…non sono dritta così e faccio queste manovre qua come vedo fare con nonchalance, si chiacchiera, no, io sono così, ho le spalle mie che lavorano, sudo, faccio fatica, quindi non deve essere una cosa fatta per farla, devo sentire proprio il tessuto che reagisce, che si scalda sotto le mie mani, che risponde e questo è il lavoro dell’interno coscia, quindi ripeto possono essere 8 più grandi o più piccoli ma devono essere 8 fatti bene, precisi, magari più lenti in alcuni punti se la cliente lo sopporta.

Questo è l’interno, la parte invece centrale della gamba, a volte sapete che c’è il cedimento sopra il ginocchio, nelle persone che hanno avuto un dimagrimento, un’atonia, il punto che ne risente molto anche a livello estetico è il ginocchio perché cade proprio. Io devo iniziare a lavorare proprio la parte centrale, quindi il senso è sempre rivolto verso l’alto e andiamo a lavorare in questo modo, qui posso stare ferma in questo modo, quindi concentrare dei piccoli 8 sulla parte del ginocchio e lavorare per, non so, 30-40 secondi, anche 2 minuti se è un ginocchio che ha particolari bisogni, vedete che mi aiuto sempre con la mano, e poi partire con gli 8. Raccolgo e porto su, il senso è questo, raccolgo e porto su. LA zona che non ha proprio senso lavorare con la radiofrequenza è la zona esterna perché non c’è un cedimento nella parte esterna, se parliamo della parte avanti,da dietro è diverso perché c’è la coulotte de Chevalle invece c’è. La parte frontale va lavorata solo la parte centrale della gamba, mai quella esterna perché non ha senso, si c’è da fare scioglimento perchè ci può essere accumulo adiposo ma non c’è il cedimento e lo svuotamento, sono due cose diverse.

Anche con la mano aperta accompagno il manipolo, come vi trovate meglio ma il senso deve essere che vi trovate comode voi e quindi vedete che io sono quasi sopra la gamba della cliente con il mio corpo, non sono così, non lavoro così, oppure posso fare degli 8 e quindi raccogliere, però devono essere sempre dei cerchi nella parte alta, portare dei cerchi nella parte alta, perché il senso della radiofrequenza è stimolare i fibroblasti che a loro volta producono più collagene ed elastina. Noi negli anni, invecchiando perdiamo la produzione di collagene ed elastina, ecco perché la pelle si assottiglia, il colorito si spegne.

Se voi pensate a un bambino ha la pelle rosa, massimo potenziale collagenico, negli anni questa produzione non c’è più allora macchinari come questi aiutano a stimolarne ancora la produzione. Perfetto, una gamba l’abbiamo fatta, adesso volevo farvi vedere come lavoro l’addome.

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Radiofrequenza utilizzo viso

01/30/2017

 

Andiamo a vedere ora come lavora il viso la radiofrequenza, quindi io ho una radiofrequenza bipolare normalissima e adesso andiamo a vedere come viene utilizzata nelle varie zone dal decolletè all’ovale.

Iniziamo ovviamente con il prodotto e io inizio sempre dalla parte bassa del decolletè, faccio metà viso non perché faccio vedere quelli, come li chiamo io, gli effetti wow, quindi metà viso non mi interessa, solamente per un ordine tecnico mio, quindi io mi predispongo determinati minuti nella mia scheda e me li divido a fasce, in modo tale che tutte le zone dove io vado a lavorare abbiano più o meno una durata corretta. Quindi se io devo fare su un viso 40 minuti cercherò di dividermi 10, 20, 30, a seconda della zona più problematica.

Inizio a lavorare la zona del decolletè quindi a seconda chiedo alla cliente se dà fastidio perché sapete che c’è da moderare la temperatura della radiofrequenza con le manovre no? La manualità più veloce o meno veloce, io tendo sempre a fare l’8 ragazze, perché l’8 è antigravitazionale come tipo di manovra, dal basso verso l’alto, lavoro il decolletè, cerco di, passatemi il termine, riscaldare tutta la zona per poi andare sul punto che mi interessa di più. Lavorare sempre contro ruga, quindi le collane di Venere vanno per così, io lavoro a 8, quindi faccio alzare bene il viso alla cliente che mi aiuta, perfetto e io devo conteggiare i minuti con il mio macchinario in modo tale che devo dedicare assolutamente magari 7 minuti in tutto il collo, non devono essere 4 ma devono essere 7, devo stare su quel punto, è indispensabile. Per poi passare alla parte sopra, quindi sul collo lavoro a 8 e mi faccio aiutare dalla cliente, il decolletè posso lavorarlo a cerchi abbastanza veloci a seconda, però se la cliente sopporta bene il calore io posso anche pensare di andare più lenta e quindi fare un effetto maggiore. Non metto tanto prodotto, a volte vedo che si usano quintalate di prodotto cosmetico e non serve a nulla o poco nulla, basta far scorrere il manipolo, se voi volete utilizzare una fiala particolare, un antirughe è bene, altrimenti una buona idratante va benissimo perché io dico sempre che è la macchina che deve agire. Il cosmetico aiuta però, principalmente… insomma, se voi volete fare un trattamento di dermoestetica senza l’utilizzo di apparecchiatura potete usare i cosmetici più costosi e fantastici che avete perché dovete potenziarlo, quando avete l’apparecchiatura va bene un buon cosmetico, naturalmente deve essere sempre ottimo ma normale.

Passiamo ora, cerchiamo ora  cerco di essere un po’ veloce perché vorrei farvi vedere tutto il viso, alla zona un pochino laterale esterna del viso, un po’ ovale, quindi i punti di cedimento del viso sapete quali sono, la zona del mento, il contouring del viso, per poi passare alla zona oculare e ovviamente anche a livello di contratture del viso, della mimica facciale, abbiamo l’espressione del volto nostro che determina poi più rughe o meno rughe. Quindi cerco di lavorare sempre a 8, giriamo bene il lato così vedete bene, lavoro sempre l’8 e cerco di sentire bene e di lavorare sempre dal basso verso l’alto e prendere il naso-labiale, cioè io mi devo concentrare sulla ruga, che ovviamente questa modella non ha però faccio in modo di immaginare le rughe che può avere una cliente in questo caso può essere la naso-labiale che parte dalla bocca e arriva fino al naso e quindi lavoro con dei piccoli cerchiolini, vedete, dal basso verso l’altro perché vado a rimpolparla, ovviamente lavoro la zona del mento andando dall’alto verso il basso e poi dei grandi 8 perché mi prendo tutta la zona della guancia, fino ad arrivare alle tempie, cerco proprio di sentirlo il viso, c’è già un effetto bellissimo che io vedo sotto, non so se voi riuscite a vederlo. Si è già vascolarizzato il viso, è tornato rosa, abbiamo già stimolato in così poco il microcircolo, perché sapete che il viso è esposto 365 giorni all’anno a qualsiasi cosa, vento, freddo, smog quindi è fondamentale lavorarlo e non dimenticarsene perché lo diamo per scontato a volte.

La guancia posso lavorarla nella direzione degli 8, con degli 8 e poi la zona oculare, ovviamente, anche qua dei mini 8, ovviamente le famose zampette di gallina si lavorano proprio a 8. Poi passiamo alla zona della fronte, controruga sempre, io lavoro molto la zona in mezzo agli occhi, le sopracciglia perché è un punto molto muscolare del volto di una donna quando tendiamo a corrugare e andiamo proprio a rilassarlo. Eccoci qua, 8, sempre 8 controruga, oppure mini cerchiolini che partono da qua e vanno alla zona dell’attaccatura dei capelli. Torno perché devo sempre pensare, mentalmente devo crearmi una tempistica, ora io sto andando veloce perché non posso farvi durare questo video due ore però ovviamente se dovessi lavorare veramente una persona, io devo stare minimo 5-6 minuti di fila in un punto prima di passare a un altro. Adesso come intensità io ce l’ho a 95, ce l’ho molto alta però vedete che è sopportabile se non mi devo fermare, sapete che la radiofrequenza non bisogna mai fermarsi in un unico punto perché si scotta.

Ecco questo è come la faccio io e come la lavoro io. Perfetto, e questo abbiamo lavorato metà viso, ovviamente adesso si deve lavorare l’altra parte.

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Radiofrequenza cos’è

01/30/2017

 

Ciao ragazze, oggi sono qua per  capire un pochino insieme a voi il mondo della radiofrequenza in generale, come si utilizza, le zone dove è giusto effettuarla e un po’ anche fare chiarezza, se mi permettete. Ci sono varie scuole di pensiero sulla radiofrequenza e molto spesso sento dire che la radiofrequenza lavora l’adipe e che va a lavorare proprio lo scioglimento; ora, è vero che alcuni tipi di radiofrequenze, essendo che hanno una potenza, una profondità più elevate rispetto ad altre possono un pochino avvicinarsi al derma e quindi all’ipoderma e quindi, di riflesso, all’adipocita, questo però non significa che sia il lavoro specifico della radiofrequenza questo.

La radiofrequenza nasce per il rassodamento attraverso un sistema di calore endogeno interno che si chiama eutermia e che questo produce, a sua volta, la stimolazione dei fibroblasti che sono, io li chiamo, i famosi mattoncini che sorreggono il nostro tessuto connettivale. Quindi questa è la funzione della radiofrequenza, principalmente, non quella di lavorare l’adipe. Adesso volevo farvi vedere il video di come lavoro io sia il viso che il corpo, le zone di utilizzo e soprattutto le manovre.