Ciao ragazze! Qui sul blog abbiamo spesso parlato del rapporto, delle dinamiche titolare-dipendenti e di come, talvolta, sia un pò complicato riuscire a trovare e mantenere nel tempo un equilibrio positivo. Siccome alla vostra Isa piace fornirvi continuamente spunti di riflessione, oggi ritorniamo sull’argomento ed analizziamo nello specifico l’influenza negativa di una o più dipendenti sulla responsabile.
Prima di iniziare però, vi linko di seguito tutti gli articoli precedenti in cui abbiamo affrontato il tema relativo a responsabile e staff, così che possiate approfondire e provare a fare un’auto critica costruttiva (se necessario).
- Se sposti il tuo focus: quando la titolare, distratta da altri impegni, perde di vista l’organizzazione, l’andamento dell’istituto e delle dipendenti;
- Si hanno le dipendenti che si meritano: un articolo rivolto alle titolari, per riflettere su se stesse e l’andamento (negativo) delle proprie dipendenti;
- Impara a superare i momenti difficili: un articolo che racconta la storia di una titolare troppo permissiva, che ha lasciato che la sua dipendente arrivasse a comandare;
- Puoi dire di conoscere le tue collaboratrici?: una riflessione su una titolare che si è fatta influenzare troppo dalla vita privata delle dipendenti.
Ed ora possiamo finalmente cominciare!
Come succede in questi casi, vi racconto quello che ho vissuto durante una delle mie tante assistenze in istituto.
Lavorare sulla motivazione
Nel centro estetico in questione era presente una dipendente particolarmente negativa, quasi priva di stimoli, amorfa, con gli occhi spenti; la sfortuna però ha voluto che anche la titolare fosse una persona insicura, facilmente influenzabile e non adatta a gestire la sua collaboratrice e la situazione, che andava sempre più a degenerare. In istituto si respirava un’aria negativa, il lavoro era incentrato esclusivamente sull’estetica di base e le clienti erano signore molto mature a cui la responsabile legava frasi come “qui è impossibile vendere programmi estetici” o “la gente non ha interesse”.
In quel caso ho immediatamente capito che prima di parlare di fatturato e di protocolli estetici, andava fatto un grosso lavoro motivazionale.
La titolare, nel periodo di assistenza, si è aggrappata a me con tutte le sue forze e lentamente ha iniziato ad accorgersi che non era vero che le sue clienti non avevano interesse, ma era lei, che nella sua insicurezza e negatività, non era mai riuscita a parlarci assieme, approfondire, proporre, e lanciarsi in qualcosa di diverso dalla solita routine.
Come già successo in un caso che vi ho raccontato (qui), la dipendente si è licenziata e la responsabile ha trovato una nuova collaboratrice: un cambiamento che inizialmente avrebbe potuto essere affrontato come drammatico, ma che in realtà ha portato il sereno in istituto. E’stato come iniziare una nuova “vita”!
Provare a ricevere stimoli esterni
Le dipendenti sono un pò come una parte di noi; lavoriamo in sinergia e a stretto contatto le une alle altre, e può capitare che il loro atteggiamento influisca sul nostro. Gestire da sole una situazione come quella che vi ho raccontato è molto difficile, però il consiglio che posso darvi è di provare la strada del confronto con le vostre colleghe. Parlare e scambiarsi idee, consigli, parerei, sapere cosa fanno nei loro centri estetici, è utile per ricevere degli stimoli positivi. A tal proposito vi ricordo che su Facebook c’è la mia community di estetiste coraggiose che vi aspetta!
Un bacio,
Isa.